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Le storie

Questo dipinto nasce principalmente in risposta a sogni e bisogni che alcuni cittadini anche giovanissimi mi hanno consegnato per vedere se poi si potevano realizzare:

Vorrei vedere qualcuno camminare sulle nuvole, è sicuramente il più diretto ma anche.

Vorrei che tu disegnassi un portale dal quale si può accedere al mondo della fantasia con sopra scritto in inglese “Questo è un portale dal quale si può accedere alla fantasia”

Il fumetto mantiene giovani.

Vorrei vedere la forza dell’arte.

Io ho disegnato una bambina nuda, anzi, una piccola bambina nuda perchè per me si poteva fare e di fatto nel mondo della fantasia entri nudo altrimenti ti lasciano fuori, spero di non urtare nessuno con questa mia scelta.

Credits Filippo Venturi

Nell’armadio

Vorrei vedere qualcuno camminare sulle nuvole, il fumetto mantiene giovani, vorrei vedere la forza dell’arte, mostra la potenza del disegno, vorrei che tu disegnassi un portale dal quale si può accedere al mondo della fantasia con sopra scritto in inglese “Questo è un portale dal quale si può accedere alla fantasia.

Keita, un uomo del Mali, vedendo questo dipinto mi dice:

“È una bambina che gioca sul tappeto, un tappeto quasi volante, è con i piedi sul cielo. Questi dipinti mi fanno venire in mente la moschea di Timbuctu che è costruita tutta con il fango, adesso dal 2012 non viene più nessuno perché c’è la guerra ma prima veniva tanta gente a vederla.”

Sono andato a vedere cos’è:

La moschea Djinguereber a Timbuctù, in Mali è stata costruita nel 1327.

Tranne che per una piccola porzione della facciata Nord, rafforzata nel 1960 con blocchi di calcare, ampiamente utilizzati nel resto della città, e per il minareto, costruito anch’esso in pietra calcarea e rafforzato col fango, la moschea Djinguereber è fatta interamente di terra e di materiali organici come la fibra, la paglia e il legno. Ha tre corti interne, due minareti, venticinque righe di pilastri allineati in direzione Est-Ovest e uno spazio di preghiera in grado di ospitare 2.000 persone.

Sembra fantasia, eppure è realtà, una moschea che 694 anni fa è stata costruita quasi interamente di fango ed è ancora lì, perfettamente in grado di ospitare 2.000 persone.

Lo sapevate che anche le case che il fascismo costruì a Predappio per i dirigenti (quindi non case popolari) sono state costruite non di fango ma di paglia evitando addirittura di metterci il riscaldamento.

E sono ancora lì le case in paglia e sono ancora senza riscaldamento perchè la paglia è un ottimo isolante.

Bisognerebbe forse camminare sul cielo un pò più spesso, ci potrebbe aprire a soluzioni interessanti.

Io sono Marcello Di Camillo, un artista di fame locale, ho fatto un pò di ricerca sulle storie di ieri e di oggi che gravitano attorno all’ex fabbrica Battistini e tanti cittadini mi hanno inviato loro spunti e idee mettendomele fisicamente dentro ad un armadio, da tutte queste cose sono nati poi i dipinti che ho realizzato sui muri dell’edificio, le storie che puoi leggere qui sotto e che puoi ascoltare nelle tracce audio.